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Immagine del redattoreFilippo Manassero

Voglio un mondo color glicine

La primavera in Giappone è famosa soprattutto per le fioriture dei ciliegi,

ma c’è un altro fiore che in tra la fine di aprile e l’inizio di maggio regala paesaggi meravigliosi: il glicine, fuji in giapponese, che grazie alla sua natura flessibile può essere usato per costruire architetture colorate.

Contrariamente a quanto si pensa, infatti, non tutte le piante di glicine sono viola.

I colori delle diverse varietà possono includere petali blu pallido, rosa, bianco e giallo.


Uno dei posti migliori per ammirare le architetture di glicine in fiore è l’Ashikaga Flower Park, nella prefettura di Tochigi, con il suo tunnel di glicine Kibana da attraversare e le 350 diverse specie di glicine da ammirare (una delle piante del parco ha 150 anni di vita, la più antica di tutto il Giappone).


Nel prossimo weekend del 13 e 14 febbraio - orario 14 - 15.30,

staremo nuovamente insieme per il Sumi-e Experience Workshop sul tema del Glicine.


A questo link puoi iscriverti e ti ricordo che se lo hai già fatto, puoi tornare a frequentarlo gratuitamente ( scopri tutto).

Ti aspetto e saluto con questa poesia

Filippo


Il glicine

di Pier Paolo Pasolini


… e intanto era aprile,

e il glicine era qui, a rifiorire.

~

Prepotente, feroce

rinasci, e di colpo, in una notte, copri

un intera parete appena alzata, il muro

principesco di un ocra

screpolato al nuovo sole che lo cuoce.

E basti tu, col tuo profumo, oscuro,

caduco rampicante, a farmi puro

di storia come un verme, come un monaco:

e non lo voglio, mi rivolto – arido

nella mia nuova rabbia,

a puntellare lo scrostato intonaco

del mio nuovo edificio.

~

Tu che brutale ritorni,

non ringiovanito, ma addirittura rinato,

furia della natura, dolcissima,

mi stronchi uomo già stroncato

da una serie di miserabili giorni,

ti sporgi sopra i miei riaperti abissi,

profumi vergine sul mio eclissi,

antica sensualità.


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