top of page

🌿 Due quaderni per attraversare il vuoto e abitare l’assenza

Ciao, ti scrivo oggi con un’emozione silenziosa ma profonda.

Qualcosa si è compiuto. E, allo stesso tempo, qualcosa sta iniziando.


Forse ricordi…Questa estate, durante i giorni di Obon, abbiamo cominciato a parlare di mancanza. Di presenze invisibili. Di legami che non si vedono ma si sentono. Di vuoti che sembrano ferite… e invece sono soglie.


Quel sentiero – fatto di parole, silenzi, immagini, memoria – non si è interrotto.

Ha continuato a camminare con me.

E, piano piano, è diventato materia viva.

Carta. Inchiostro. Domande. Rituali.


Oggi quel cammino prende forma in due quaderni da abitare, nati per chi sente che l’assenza non è un’assenza vera, ma una presenza diversa.

Nati per chi non ha paura del vuoto, e anzi vuole imparare a custodirlo.


🌿 "Custodire il vuoto" è un invito a non riempire subito ciò che manca.

A restare. A respirare dentro quello spazio che nessun oggetto, nessuna parola, può colmare.

🌙 "Abitare l’assenza" è un quaderno per camminare con chi non c’è più.

Per ascoltare i messaggi del silenzio. Per accorgersi che ciò che ci manca, a volte… ci guida.


Dentro ogni quaderno troverai:

☑ un testo meditativo da leggere con calma

☑ pagine di domande a cui rispondere con il cuore

☑ una meditazione audio per lasciarti accompagnare

☑ un esercizio di pittura meditativa, semplice e potente

☑ un rituale conclusivo per trasformare ciò che emerge in un gesto sacro


E potrai scegliere: tenerli in formato digitale, oppure stamparli e trasformarli in un compagno di viaggio da portare sempre con te.


🎁 Per celebrare questo lancio, fino a domenica 14 settembre potrai riceverli entrambi a un prezzo speciale:

👉 €25 (anziché €29,80) (Una volta completato l’acquisto, riceverai subito entrambi i quaderni in doppio formato: digitale + stampabile fronte-retro.)


Se senti che è il momento, ti lascio il link qui sotto:


Se invece non è ancora ora, va bene così.

Restano lì.

A custodire.

A suggerire.

A sussurrare.

Come fanno le cose che sanno aspettare.

A presto,

Filippo

ree

 
 
 

Commenti


bottom of page