
Sumi-e
L’arte come soglia
Non insegno semplicemente a dipingere.
Accompagno a respirare con il pennello, a lasciare che il gesto diventi ascolto, che l’inchiostro diventi silenzio e, da quel silenzio, presenza.
Quando il gesto rallenta, la mente si quieta.
Ogni segno diventa una soglia tra dentro e fuori, tra forma e verità. È lì che la pittura smette di essere esercizio e diventa rivelazione.
Un cammino che passa dal corpo, dal respiro, dal segno.
Nei miei workshop si dipinge, si respira, si medita.
Si impara a lasciar andare il controllo, a fidarsi di un gesto semplice che diventa un ritorno a sé.
Non serve saper dipingere.
Serve solo il desiderio di ascoltarsi, di rallentare, di respirare davvero.
Il resto lo fanno il silenzio e il pennello che diventa respiro.
Tutto ciò che porto nasce dal mio cammino.
Dalle esperienze che mi hanno trasformato, dagli incontri, dalle letture, dalle ferite che mi hanno reso vero.
Porto la mia sensibilità di artista e di uomo nella pratica, nell’ascolto, nella reciprocità.



