Quando l’AIDS é arrivato a sconvolgere le nostre vite, certamente ci ha trovato tutte e tutti impreparati.
Si parla ormai quasi di 40 anni fa dal primo caso nel mondo e, nel nostro Paese, le Istituzioni, la Scuola, la Chiesa e molte (troppe) persone, non sono state in grado di fare altro che trincerarsi dietro inutili tentativi di confinare il virus a destinatari precisi.
Destinatari che, per le loro caratteristiche, si presentavano funzionali a creare quel confine, così tanto auspicato dai più, per percepirsi fuori pericolo.
Come ben sappiamo alla fine però a nulla é servito: l’Aids non ha guardato in faccia nessun* e quel colpevole tentativo é servito solo a produrre stigma, discriminazioni e morte sociale, prima ancora che biologica.
Ho scelto di occuparmi di AIDS ed ho avuto l'onore di fare parte di questa bellissima storia.
La storia della LILA la Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids.
Il mio percorso é iniziato nel 1992 entrando come volontario nella Lila Piemonte per finire nel 2008 come Presidente Nazionale. Sedici anni di attivismo che mi hanno profondamente aiutato a definirmi come persona ed arricchito come nessun’altra esperienza io possa ricordare.
Ho partecipato a questo breve docufilm, dove raccontiamo la storia dell’Aids in Italia attraverso il nostro punto di vista, le nostre azioni, campagne, denunce, fallimenti e successi.
In sintesi: la nostra battaglia.
Che ancora oggi continua nella più totale indifferenza dei media e dell’attenzione pubblica, nonostante nasca e resti a favore di tutte e tutti.
Ora forse ti starai chiedendo: ma cosa vuole Filippo con questo post?
Cosa c’entra con la pittura zen, il trompe l’oeil, il restauro o i lavori che ha eseguito a casa mia o le lezioni che mi ha dato?
C’entra tanto - ti rispondo - perché se in questi anni, al di là dei miei servizi, hai apprezzato il mio modo di entrare in relazione, di accogliere e di stabilire un rapporto con te, buona parte di questa capacità arriva da quell’enorme scuola di vita che é stata quella esperienza.
Oggi quindi desidero condividerla con te, attraverso questo breve docufilm cui tengo molto e che mi auguro tu troverai il tempo di vedere.
Perché, in fondo, la mia esperienza mi dice che, anche se magari non ne abbiamo mai parlato, l’Aids potrebbe avere attraversato la tua vita in qualche modo.
Magari per aver avuto paura in un momento preciso di esserne venut* in contatto, oppure perché potresti averne sofferto per un tuo affetto o amicizia che ne è stata colpita, o anche perché potresti semplicemente essere sieropositivo/a e, nel leggere queste poche righe, avrai certamente colto il valore della riflessione che vado a proporti.
Oggi, il mio invito non è niente di tutto quello che normalmente ci intrattiene.
Nessun workshop in arrivo, nessuna suggestione di filosofia Zen, nessun nuovo lavoro ultimato. Ma allo stesso tempo é, e si presenta, come una grande opera collettiva cui ho fatto parte con orgoglio e gratitudine.
Tra pochi giorni sarà il 1° dicembre, la giornata mondiale per la lotta contro l'Aids.
Chiudo invitando tutte le amiche e gli amici, i clienti più cari con cui ho costruito un rapporto di amicizia e stima, allievi e allieve, colleghi e chiunque abbia possibilità, di sostenere l'associazione cui garantisco in prima persona, relativamente a trasparenza e serietà, con un piccolo o grande gesto nelle modalità che riterrà opportune.
Abbiamo un grande sogno: un futuro senza Hiv un mondo senza pregiudizi
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Filippo
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