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La lanterna è ancora accesa

A volte i riti finiscono, ma qualcosa resta.

Una luce.

Un ricordo.

Un gesto ripetuto senza accorgercene. 

Come se ciò che abbiamo vissuto continuasse a parlare anche dopo.


Succede con l’Obon,

succede con ogni momento vissuto profondamente. 

Non serve trattenere.

Basta restare in ascolto.


Forse anche tu,

nei giorni di metà agosto, hai acceso una lanterna simbolica. 

Hai danzato un pensiero. 

Hai lasciato andare un nome, un’immagine, una nostalgia.

E adesso?

Adesso siamo di nuovo dentro i giorni,

dentro il fare, dentro quel tempo che ricomincia a spingere.

Ma la lanterna è ancora accesa. 

Anche se il rito è finito. Anche se agosto sta finendo.


E allora ti scrivo per dirti che ci sono. 

Che resto in questo spazio. 

E che nei prossimi due mesi continuerò a lasciare piccoli segni sulla strada, 

per chi vorrà ancora camminare accanto.


Sarà un cammino fatto di memorie,

soglie, presenze sottili. 

Un tempo per ascoltare ciò che resta,

e ciò che chiede di essere lasciato andare.


Non ci sarà nulla da fare. Solo da sentire.

Se vorrai, resteremo vicini.

Con cura, 

Filippo


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