L’undicesimo Shogun, Ienari Tokugawa, che ha retto le sorti del Giappone dal
1773 al 1837, ha amato questa pianta tanto da collezionarne duecento esemplari.
La coltivazione di questa orchidea era permessa solo nelle case dei samurai, i
feudatari portavano i loro “gioielli verdi” negli spostamenti periodici verso Edo,
l’odierna Tokyo, questo ben spiega il soprannome di “Orchidea dei samurai”.
Come mai una casta guerriera trovò tanto interesse per un’orchidea?
Fu sicuramente la forma del fiore, una forma ben nota ai samurai che simboleggiava
il Kabuto, il loro elmo da guerra. Tanto era importante la buona coltivazione di
questa orchidea, che assumeva valore simbolico anche la piantumazione nel
vaso, se ben eseguita rappresentava il coraggio e la corretta formazione del
bushi.
In Giappone questa orchidea è chiamata Fuuran, abbreviazione del più completo
nome “Keiran Ichimei Fuuran”, termine che possiamo tradurre in “Orchidea del
vento”, nome ancora usato per indicare le piante in sito.
( orchids.it )
Ho ultimato la dispensa di Sumi-e sul tema dell'orchidea.
27 pagine ricche di contenuti, esercizi e modelli.
Il pdf è pensato per un utilizzo sia digitale che per essere stampato e rilegato.
Qui di seguito un piccolo video esemplificativo ed il link allo store.
Un ringraziamento speciale a Franca Burini per il suo contributo fotografico alla sue splendide coltivazioni di orchidee giapponesi.
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